Sarzana - Guida Turistica

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.: SARZANA
 Sarzana è un comune ligure situato nella zona sud-orientale della provincia della Spezia, confinante a nord con il territorio del comune di Santo Stefano di Magra e Aulla, a est con Fosdinovo, Castelnuovo Magra, Ortonovo e Carrara, a sud con Ameglia ed è bagnata dal Mar Ligure e ad ovest con Lerici e Vezzano Ligure. Con i suoi 20.405 abitanti (ISTAT 31/12/05), è il secondo comune più popolato della provincia della Spezia, dopo il capoluogo spezzino.
 Grazie alla sua posizione, Sarzana è, dalla sua fondazione, crocevia di importanti vie di comunicazioni tra la Liguria, la Toscana e l'Emilia-Romagna. Sin dall'antichità fu centro agricolo, commerciale e strategico di grande rilievo e già in età medievale importante centro religioso e giuridico, con la sede vescovile e del tribunale.
 Il nome Sarzana appare citato per la prima volta in un diploma dell'imperatore Ottone I datato al 963, nel quale viene riconosciuto al vescovo di Luni il possesso del castrum Sarzanae. Doveva all'epoca trattarsi probabilmente di un piccolo borgo fortificato, situato dove attualmente si trova la fortezza di Sarzanello[1], a controllo delle vie che percorrevano il fondovalle.
 In realtà il luogo dove sorge oggi il borgo doveva esser popolato già in epoca neolitica, in virtù dei reperti archeologici rinvenute, soprattutto da alcuni esemplari di statue stele, forma artistica diffusa nel territorio lunigianese.
 Alla conquista romana della piana lunense si lega con tutta probabilità la toponomastica del luogo: il nome deriva probabilmente dal toponimo prediale Sergius, da cui sarebbe derivato il femminile Sergiana a cui si aggiungerà presto la denominazione militaresca di castrum.
 Sarzana sorge nella parte terminale della vallata del Magra, a pochi chilometri dall'estuario del fiume, in una zona relativamente pianeggiante ad est del fiume, detta appunto Piana di Sarzana. La città sorge ai piedi della collina di Sarzanello, un rilievo di circa 150 metri s.l.m.. Il sistema orografico circostante è rappresentato dalle asperità che diradano dalle vicine Alpi Apuane.
 Nei pressi di Sarzana scorre il fiume Magra, il cui bacino è alimentato anche dall'affluente sarzanese del torrente Calcandola. Oltre al fiume sono presenti due specchi d'acqua, di dimensioni modeste, detti "Bozi", termine dialettale che indica la pozzanghera, in questo caso l'acquitrino, e che quindi rimanda alle piccole dimensioni dei due laghetti.
  Il centro abitato si trova a pochissimi chilometri dal mare e dal confine con la regione Toscana. La sua posizione geografica ha fatto di Sarzana una vera e propria terra di confine, un punto di contatto tra usanze, tradizioni e storie differenti.
 Sarzana è costituita da un impianto urbanistico che ha vissuto alterne vicende, rispecchiando la storia travagliata del borgo.
 Nel cuore del centro storico, nell'intorno della pieve di Sant'Andrea, sono ancora individuabili le traccie del castrum romano, con la tipica disposizione dettata dal cardo e dal decumano, originario del borgo, soprattutto nella perpendicolarità degli assi viari interni. Tale regolarità si perde via via nel tempo con l'espansione del centro abitato.
 La città conserva tuttora l'immagine dell'originario abitato medievale, nonostante le più tarde opere di fortificazione dovute agli interventi di fortificazioni come le mura, i torrioni e soprattutto la Cittadella, che modificarono pesantemente l'impianto urbanistico del primitivo borgo, conferendogli da quel momento l'aspetto di città murata, dominata dalla massiccia fortezza di Firmafede.
 Agli inizi del XIII secolo Sarzana accresce la sua importanza con il trasferimento della sede vescovile, espandendosi notevolmente a livello urbanistico, con la divisione in quartieri. Nel secolo successivo vennero aperte sei porte nelle mura, in corrispondenza delle principali vie di comunicazione. L'intenso sviluppo edilizio continuò fino al XIV secolo, documentato da numerosi edifici fuori delle mura e dalla fondazione di notevoli complessi religiosi, sorti con l'arrivo di nuove comunità religiose, come le Clarisse e i Domenicani.
 L'impianto urbanistico principale rimane inalterato a tutt'oggi, con alcune piccole eccezioni dovute ad ammodernamenti, degli accessi al centro storico.
 Nel 1999 l'avvio di un importante progetto di riqualificazione urbana che prevedeva la nuova pavimentazione delle principali piazze cittadine, unito all'apertura di numerosi cantieri per l'installazione di condutture legate a vari servizi pubblici, ha condotto all'intervento della Soprintendenza, dapprima con limitate verifiche di emergenza.